sabato 20 ottobre 2012

I MESSAGGI DELLA REGINA DELLA PACE - 19

Molte anime sono in Purgatorio
da molto tempo
perché nessuno prega per loro.
 
Così confidò ai veggenti
la Regina della pace
il 20 luglio 1982,
ricordando alla nostra generazione
- che stoltamente campa illudendosi
che non vi sia altra vita
al termine di questa -
che il Purgatorio esiste
e che è nostro dovere pregare quotidianamente
per le anime che vi soffrono indicibilmente.
 
Tali anime, infatti,
non possono pregare per se stesse
e perciò attendono pazientemente
i nostri suffragi.
 
Un dovere di carità
largamente ricompensato da quelle stesse anime
mediante la preghiera di intercessione
che, superando ogni barriera
di spazio e di tempo,
sale per noi, incessante, al trono di Dio.

7 commenti:

  1. La realtà escatologica del Purgatorio
    – che durerà fino alla fine del modo –
    è una Verità di fede
    rivelataci dalla Sacra Scrittura
    nel Libro dei Maccabei (12,43-46),
    nel Vangelo di San Matteo 25,26; 5,26; 13,32)
    e nella Prima Lettera ai Corinzi (3,13-15)
    e ribadita dal Magistero della Chiesa
    nel Concilio di Firenze, di Trento,
    nel Concilio Vaticano II,
    nel Catechismo di San Pio X
    ed in quello della Chiesa Cattolica.

    Insegna proprio quest’ultimo, al numero 1030:
    "Coloro che muoiono nella grazia
    e nell’amicizia di Dio,
    ma sono imperfettamente purificati,
    sebbene siano certi della loro salvezza eterna,
    vengono però sottoposti,
    dopo la loro morte,
    ad una purificazione,
    al fine di ottenere la santità necessaria
    per entrare nella gioia del Cielo".


    Spiega, infatti, san Tommaso nei suoi scritti:
    "L’anima si macchia col peccato,
    da cui può purificarsi soltanto con la penitenza.
    Ma spesso accade che una penitenza
    completa e piena non si fa sulla Terra.
    Queste anime non meritano l’inferno,
    ma neppure possono entrare in Cielo;
    è necessario che vi sia un luogo di espiazione,
    e questa espiazione si fa
    con pene più o meno intense,
    più o meno lunghe".

    Afferma, a tale proposito, san Cirillo:
    "Se si potesse rappresentare tutte le pene,
    tutte le croci,
    tutte le afflizioni del mondo,
    queste, paragonate alle sofferenze del Purgatorio,
    diverrebbero dolcezze.
    Per evitare il Purgatorio,
    si sopporterebbero volentieri
    tutti i mali sofferti da Adamo fino ad oggi".

    Conclude sant’Alfonso:
    "E’ dunque nostro dovere
    soccorrerle coi nostri suffragi...
    Siamo quindi ardentemente coraggiosi
    nel soccorrerle con tutte le forze!
    Facendo questo,
    noi siamo molto accetti a Dio,
    e acquistiamo grandi meriti per noi,
    mentre quelle anime, riconoscenti,
    ci ottengono abbondanti grazie,
    specialmente la salute eterna".

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  2. Ecco una meditazione
    del Beato Giacomo Alberione,
    dal tema: "Le chiavi del Purgatorio":

    "Il Purgatorio è lo stato di purificazione
    in cui vengono a trovarsi le anime
    passate all’altra vita
    con qualche pena da scontare
    o con peccati veniali non ancora perdonati...

    Uscita dal corpo, l’anima,
    di tutto renderà conto,
    anche di una parola oziosa, vana,
    proferita, forse, tanti anni prima...

    Una persona che ha fede languida,
    la cui anima vive avvolta nell’ignoranza,
    guidata da massime terrene,
    non può sopportare d’un tratto
    quella luce altissima,
    splendidissima, inaccessibile, che è il Signore.
    Attraverso il Purgatorio
    i suoi occhi compiranno gradatamente
    il passaggio dalle tenebre alla luce eterna.

    ... La minima pena del Purgatorio
    sorpassa le pene più grandi
    che si possano da noi soffrire sulla Terra.
    Sono assai più gravi di ogni descrizione umana,
    per quanto terrorizzante.

    Le anime purganti
    soffrono nel proprio luogo di pena,
    ignorate e dimenticate.
    Chi può mai dire quante sono trattenute là,
    da secoli, senza soccorso?
    Gemono, supplicano, implorano,
    ma la loro invocazione si perde
    nel silenzio glaciale dei vivi...

    Le anime del Purgatorio, infatti,
    NON possono soccorrere se stesse.
    IL SIGNORE HA DATO A NOI
    LE CHIAVI DEL PURGATORIO,
    MA NON AD ESSE.
    Grande è la nostra responsabilità!
    Soltanto noi possiamo liberarle!

    I suffragi coi quali possiamo aiutare
    le anime del Purgatorio sono
    le preghiere, le elemosine, i digiuni,
    le indulgenze e qualunque penitenza.
    La Santa Comunione è, dopo la S. Messa,
    il maggiore dei suffragi.

    Le anime purganti sono riconoscenti
    verso i benefattori.
    Esse pregano.
    Pregano, e la loro preghiera è santa,
    efficace ed ottiene quanto domandano.
    Esse ci impetrano ogni grazia".

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  3. “Per quattro motivi
    dobbiamo meditare sul Purgatorio
    e pregare per le anime purganti:

    1. le pene del Purgatorio
    sono più acerbe
    di tutte le pene di questa vita;

    2. le pene del Purgatorio sono lunghissime;

    3. le anime purganti
    non possono aiutarsi da sé,
    ma solo noi possiamo suffragarle;

    4. le anime del Purgatorio sono moltissime,
    vi rimangono lunghissimamente,
    soffrono pene innumerevoli”

    (San Roberto Bellarmino)

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  4. “Anche se alcuni saranno salvati
    per mezzo del fuoco nel Purgatorio,
    tale fuoco sarà più terribile
    di tutto quanto un uomo
    possa patire in questa vita”

    (Sant’Agostino)

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  5. “Le anime purganti
    provano un tal tormento,
    che lingua umana
    non può riferire”

    (Santa Caterina da Genova)

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  6. “Prega sempre la Santissima Vergine
    per le anime del Purgatorio!
    La Madonna attende la tua preghiera
    per portarla al trono di Dio
    e liberare le anime
    per cui tu preghi”

    (San Leonardo da Porto Maurizio)

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  7. Preghiere in suffragio
    delle anime del Purgatorio

    Santa Maria, Madre di Dio,
    consolatrice degli afflitti
    e soccorso dei cristiani,
    dolce Vergine,
    Madre del nostro Salvatore Gesù
    e di tutti i fedeli,
    Voi che siete pure la Madre
    di tutte le povere anime
    che tanto soffrono nel Purgatorio,
    io imploro con confidenza
    l’immensa bontà del Vostro Cuore,
    e Vi prego d’intercedere
    presso il Vostro divin Figlio,
    affinché per i meriti
    del suo santo Sacrificio,
    le anime che sono purificate
    col fuoco del dolore,
    come l’oro nel crogiuolo,
    ottengano il sollievo
    e la liberazione alla quale aspirano.
    Così sia.

    (San Bonaventura)




    Io ti prego, o Padre celeste,
    perdona alle povere anime del Purgatorio,
    perché esse non hanno amato Te,
    loro Signore e Padre,
    che Tu, per pura tua grazia,
    hai fatto tue figlie,
    e non ti hanno reso quell’onore
    che ti dovevano,
    ma ti hanno allontanato
    col peccato dal loro cuore,
    dove Tu volevi abitare sempre!
    Per lavare quei debiti,
    io ti offro quell’amore e onore
    che il tuo Unigenito Figlio ti ha reso
    durante tutta la sua vita sulla terra
    e tutte le azioni
    e gli atti di penitenza e soddisfazione,
    con cui Egli ha lavato
    i peccati degli uomini
    e li ha espiati.
    Amen.

    (Santa Matilde)




    La Luce eterna
    splenda su coloro
    che hanno già portato a termine
    il pellegrinaggio terreno mediante la fede!
    Che in questa Luce vedano Dio come Egli è!
    Che diventi per loro accessibile
    il volto di Colui
    che abita una luce inaccessibile!
    Che li abbracci e li penetri
    la luce della gloria di Dio!
    Amen.

    (Giovanni Paolo II)

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