mercoledì 24 ottobre 2012

I MESSAGGI DELLA REGINA DELLA PACE - 21


Oggi molti vanno all'inferno.
Dio permette che i suoi figli
soffrano nell'inferno
perché hanno commesso
colpe gravissime e imperdonabili.
 
Coloro che vanno all'inferno
non hanno più possibilità
di conoscere una sorte migliore.
 
Le anime dei dannati
non si pentono
e continuano a rifiutare Dio.
 
E lì lo maledicono
ancor più di quanto
non facessero prima,
quando erano sulla terra.
 
Diventano parte dell'inferno
e non vogliono essere liberate
da quel luogo ...
 
Un messaggio
questo, del 25 luglio 1982,
mediante il quale
la Regina della pace
conferma la verità di fede
dell'esistenza dell'inferno,
che è eterno
e soprattutto che non è vuoto.
 
Ella afferma che molte
sono le anime dannate. 
Per sempre.
Senza alcun pentimento.
 
Tale anime hanno odiato Dio
a tal punto
nel corso della loro vita terrena,
che intendono continuare ad odiarlo
per tutta l'eternità.
 
Esse diventano parte dell'inferno
e, quel che è peggio,
non vogliono una sorte diversa
da quella che esse stesse hanno scelto.
 
Parole di estrema importanza,
che devono essere fatte conoscere
alla nostra generazione,
che vive illudendosi
che non vi è vita dopo questa vita.
E giustifica così ogni sorta di peccato.
 
La Regina della pace benedica
tutti coloro che avranno il coraggio
di diffondere questo post.

3 commenti:

  1. Attesta il Catechismo
    della Chiesa Cattolica al n°1035:

    La Chiesa nel suo insegnamento
    afferma l'esistenza dell'inferno
    e la sua eternità.
    Le anime di coloro
    che muoiono in stato di peccato mortale,
    dopo la morte discendono immediatamente
    negli inferi,
    dove subiscono le pene dell'inferno,
    « il fuoco eterno ».
    La pena principale dell'inferno
    consiste nella separazione eterna da Dio,
    nel quale soltanto l'uomo
    può avere la vita e la felicità
    per le quali è stato creato
    e alle quali aspira.

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  2. Continua il Catechismo
    della Chiesa Cattolica al n° 1036:

    Le affermazioni della Sacra Scrittura
    e gli insegnamenti della Chiesa
    riguardanti l'inferno
    sono un appello alla responsabilità
    con la quale l'uomo
    deve usare la propria libertà
    in vista del proprio destino eterno.
    Costituiscono nello stesso tempo
    un pressante appello alla conversione:
    « Entrate per la porta stretta,
    perché larga è la porta
    e spaziosa la via
    che conduce alla perdizione,
    e molti sono quelli che entrano per essa;
    quanto stretta invece è la porta
    e angusta la via che conduce alla vita,
    e quanto pochi sono quelli
    che la trovano! » (Mt 7,13-14).

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  3. Conclude il Catechismo
    della Chiesa Cattolica al n°1037:

    Dio non predestina nessuno
    ad andare all'inferno;
    questo è la conseguenza
    di una avversione volontaria a Dio
    un peccato mortale),
    in cui si persiste sino alla fine.

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