venerdì 7 dicembre 2012

I MESSAGGI DELLA REGINA DELLA PACE - 31

 
Ogni famiglia dedichi
almeno cinque minuti al giorno
di preghiera
al Sacro Cuore di Gesù,
del quale in tutte le case vi sia l'immagine!
 
E' Colei nel cui grembo
il Cuore di Cristo è stato plasmato
che il 2 luglio 1983
invitò noi, suoi figli,
ad onorarlo in modo specialissimo,
facendo eco alla promessa
che Gesù stesso aveva fatto
nel XVII secolo 
a Santa Margherita Maria Alacoque:
"La mia benedizione si poserà sulle case
dove sarà esposta ed onorata
l'immagine del mio Sacro Cuore".
 
... Il Cuore di Cristo
è sorgente di ogni grazia.
 
E' un Cuore vivo,
traboccante d'Amore infinito ed eterno
per ciascuno di noi.
 
Un Cuore che brama
di essere da noi riamato,
come Cristo stesso confidò
a Santa Faustina Kowalska:
"Sono Re di Misericordia...
Con la mia Misericordia
inseguo i peccatori
su tutte le loro strade
e il mio Cuore gioisce
quando essi ritornano da me.
Dimentico le amarezze
con le quali hanno abbeverato il mio Cuore
e sono lieto per il loro ritorno ...
Dì ai peccatori che li attendo sempre,
sto in ascolto del battito del loro cuore
per sapere quando batterà per me".
 
Parole colme di tenerezza infinita,
rivolte ad ognuno di noi.
Anche a te, che ora leggi ...

7 commenti:

  1. Se ancora non la conosci,
    nei commenti seguenti
    potrai leggere la storia
    della Grande Promessa
    del Sacro Cuore di Gesù.


    Nella cittadina francese di Paray-le-Monial,
    Gesù apparve, dal 1671 al 1690,
    ad una giovane religiosa
    dell’Ordine della Visitazione,
    Margherita Maria Alacoque (1647-1690),
    che fu poi beatificata da Pio IX nel 1864
    e canonizzata, a 230 anni dalla morte,
    da Benedetto XV, il 13 maggio 1920.

    Le apparizioni di Gesù
    a questa santa furono trenta,
    di cui però solo tre
    contenenti un messaggio divino per il mondo
    e perciò chiamate “grandi apparizioni”.

    Durante la prima,
    avvenuta il 27 dicembre 1673,
    giorno della festa di San Giovanni Evangelista,
    Gesù fece posare a lungo
    il capo della religiosa sul suo petto.
    Poi le svelò i segreti inesplicabili
    del suo Sacro Cuore,
    che ella contemplò su un trono di fiamme,
    più luminoso del Sole,
    con la ferita aperta
    dalla lancia nel costato,
    circondato di spine
    e sormontato da una croce.

    Il mio Cuore divino – le disse Gesù –
    è così appassionato d’amore
    per gli uomini
    e per te in modo speciale
    che, non potendo più contenere in sé
    le fiamme della sua carità ardente,
    deve spargerle per tuo mezzo.
    In quella apparizione,
    Gesù le rivelò che la devozione al suo Cuore
    avrebbe strappato gli uomini
    dal dominio di satana,
    dando loro le grazie necessarie
    per la salvezza.

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  2. La terza apparizione è la più celebre
    ed ebbe luogo nel 1675,
    durante l’ottava del Corpus Domini.
    Mentre Suor Margherita Maria era in ginocchio
    davanti alla grata del coro,
    con gli occhi fissi sul tabernacolo,
    improvvisamente il Signore le apparve sull’altare
    e le presentò il suo Cuore dicendo:
    "Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini
    da non risparmiare nulla,
    fino ad esaurire e consumare se stesso
    per testimoniare il suo Amore.
    In cambio io ricevo, dalla maggior parte,
    solo ingratitudine per la loro irriverenza e sacrilegi,
    per la freddezza e il disprezzo
    che essi hanno per me
    nel Sacramento del mio Amore.
    E ciò che è più penoso per me
    è che essi sono cuori a me consacrati!".
    Il Signore poi ordinò alla Chiesa
    di istituire una festa speciale
    in onore del suo Sacro Cuore.
    "Per questa ragione io ti chiedo
    che il primo venerdì
    dopo l’ottava del Corpus Domini
    sia dedicato ad una festa speciale
    in onore del mio Cuore,
    con la Comunione in tale giorno
    e col fare riparazione per l’indegnità
    con cui è ricevuto.
    Ed io ti prometto che il mio Cuore si dilaterà
    per riversare abbondantemente
    le ricchezze del suo amore
    su quanti gli renderanno questo onore
    o procureranno che gli sia reso".

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  3. Rassicurata dal suo direttore spirituale,
    Padre Claudio de la Colombière,
    sul carattere soprannaturale delle apparizioni,
    Suor Maria Margherita Alacoque, il 21 giugno 1675,
    ottava del Corpus Domini,
    inginocchiata davanti al Tabernacolo,
    consacrò interamente se stessa al Sacro Cuore di Gesù
    e a questa consacrazione
    si unì anche Padre Claudio,
    durante quella che può a ragione
    essere definita come la prima Festa del Sacro Cuore.

    Purtroppo, però, la vita della santa non fu facile.
    Infatti, in un primo momento ella non fu creduta
    e venne perfino considerata un’esaltata
    dalle sue Superiore.
    Il suo stesso direttore spirituale fu trasferito.
    Così, Suor Maria Margherita,
    senza aver cessato di ripetere
    che Cristo l’aveva incaricata
    di una missione
    e che il Cuore adorabile di Gesù
    doveva regnare sul mondo,
    morì il 17 settembre 1690
    a quarantatrè anni di età,
    senza aver potuto vedere il trionfo del culto
    al quale aveva consacrato l’intera sua vita.

    Ma da allora, pian piano, crebbe sempre più
    quel movimento devozionale che,
    con l’approvazione dei Sommi Pontefici
    Pio IX, Leone XIII, Pio XI, e Pio XII,
    è divenuto l’attuale culto liturgico
    del Sacro Cuore di Gesù,
    riconosciuto da Papa Paolo VI
    in conformità col Concilio Vaticano II.

    Secondo quanto era il desiderio di Gesù stesso,
    la Chiesa Cattolica celebra ogni anno
    la solennità del Sacro Cuore di Gesù
    nel venerdì successivo
    all’ottava del Corpus Domini.

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  4. Durante le apparizioni a Santa Margherita Maria,
    Gesù fece le seguenti Promesse
    per tutti coloro che avessero onorato
    il suo Sacro Cuore:

    1. Io darò loro tutte le grazie
    necessarie al loro stato.

    2. Metterò e conserverò la pace
    nelle loro famiglie.

    3. Li consolerò in tutte le loro pene.

    4. Sarò loro sicuro rifugio in vita
    e specialmente in punto di morte.

    5. Spanderò copiose benedizioni su ogni loro impresa.

    6. I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente
    e l’oceano infinito della Misericordia.

    7. Le anime tiepide si infervoreranno.

    8. Le anime fervorose giungeranno in breve tempo
    a grande perfezione.

    9. La mia benedizione si poserà
    anche sulle case
    dove sarà esposta ed onorata
    l’immagine del mio Sacro Cuore.

    10. Ai sacerdoti io darò la grazia
    di commuovere i cuori più induriti.
    11. Le persone che zelano questa devozione
    avranno il loro nome scritto nel mio Cuore
    e non ne sarà mai cancellato.

    12. Io prometto,
    nell’eccesso della Misericordia del mio Cuore,
    che il suo amore onnipotente accorderà
    a tutti coloro che si comunicheranno
    il primo venerdì del mese,
    per nove mesi consecutivi,
    la grazia della penitenza finale
    e non morranno in mia disgrazia,
    né senza ricevere i Sacramenti e il mio Cuore
    sarà per essi un asilo sicuro
    negli ultimi momenti.

    Da questa dodicesima Promessa del Sacro Cuore
    è nata la pratica dei Primi Nove Venerdì del mese,
    approvata dalla Santa Sede.
    Tale Promessa è definita “Grande”
    perché assicura davvero
    il massimo dei doni: la PERSEVERANZA FINALE,
    cioè la morte IN STATO DI GRAZIA e, quindi,
    LA SALVEZZA ETERNA DELL'ANIMA.

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  5. La Grande Promessa
    venne sottoposta ad un rigoroso esame
    da parte di numerosi teologi.
    Il loro giudizio fu così favorevole
    che Papa Benedetto XV volle dare egli stesso
    la più bella ed autorevole testimonianza
    sull’autenticità di questa Promessa,
    riportandone testualmente le parole
    nella Bolla Apostolica
    con cui Suor Margherita Maria Alacoque
    fu dichiarata santa.

    Per la Grande Promessa del Sacro Cuore di Gesù
    si richiedono le seguenti condizioni:

    1. Confessarsi entro gli otto giorni
    precedenti il 1° venerdì di ogni mese.
    E’ possibile confessarsi
    anche entro otto giorni dopo,
    ma solo se non ci si deve accusare
    di uno o più peccati mortali.

    2. Accostarsi alla S. Comunione
    per nove mesi consecutivi,
    ogni primo venerdì del mese,
    in grazia di Dio,
    con spirito di amore e di riparazione
    per le ingratitudini,
    le freddezze e il disprezzo
    con cui gli uomini
    ripagano l’Amore del Sacro Cuore di Gesù.

    3. Le Comunioni devono essere fatte
    nei primi venerdì del mese,
    e non in un altro giorno della settimana.
    Nemmeno il confessore può commutare il giorno,
    poiché la Chiesa non ha concesso
    a nessuno questa facoltà.
    Neppure gli ammalati possono essere dispensati
    dall’osservare questa condizione.

    4. La pia pratica si può iniziare
    in qualsiasi mese dell’anno;
    la confessione e la Comunione devono ripetersi
    per nove mesi consecutivi, senza interruzione
    a causa di dimenticanza, malattia, ecc.,
    altrimenti si deve ricominciare da capo.

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  6. ALCUNI DUBBI

    1. Se, dopo aver terminato i nove Primi Venerdì
    con le debite disposizioni,
    si cadesse in peccato mortale,
    e poi si morisse all’improvviso,
    come ci si potrebbe salvare?
    Gesù ha promesso, senza eccezione alcuna,
    la grazia della perseveranza finale
    a tutti coloro
    che avranno fatto bene la S. Comunione
    nel primo venerdì di ogni mese
    per nove mesi consecutivi;
    quindi si deve credere che,
    nell’eccesso della sua Misericordia,
    Gesù dia a quel peccatore moribondo
    la grazia di emettere
    un atto di contrizione perfetta
    prima di morire,
    grazia che gli otterrà
    la salvezza eterna dell’anima.

    2. Chi facesse i nove Primi Venerdì
    con l’intenzione di proseguire poi
    più tranquillamente a peccare,
    potrebbe sperare nella Grande Promessa?

    No di certo, anzi, chi facesse queste nove Comunioni
    per potersi poi abbandonare liberamente
    ad una vita di peccato
    dimostrerebbe di essere attaccato al male
    e le sue Comunioni sarebbero pertanto tutte sacrileghe.
    Non potrebbe, dunque, illudersi di potersi salvare
    negli ultimi istanti di vita,
    dopo aver perseverato volutamente
    nell’immoralità e nel vizio.

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  7. ... Questa promessa ci assicura
    la vittoria più importante,
    la vittoria ultima e decisiva:
    quella negli ultimi istanti
    della nostra vita terrena,
    da cui dipende l’eternità...

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