Cari figli
chi potrebbe parlarvi meglio di me
dell’amore e del dolore di mio Figlio?
Ho vissuto con Lui,
ho patito con Lui.
Vivendo la vita terrena,
ho provato il dolore,
perché ero una madre.
Mio Figlio amava i progetti
e le opere del Padre Celeste,
il vero Dio;
e, come mi diceva,
era venuto per redimervi.
Io nascondevo il mio dolore
per mezzo dell’amore.
Invece voi, figli miei,
voi avete diverse domande:
non comprendete il dolore,
non comprendete che,
per mezzo dell’amore di Dio,
dovete accettare il dolore e sopportarlo.
Ogni essere umano,
in maggior o minor misura,
ne farà esperienza.
Ma, con la pace nell’anima
e in stato di grazia,
una speranza esiste:
è mio Figlio,
Dio generato da Dio.
Le sue parole sono il seme
della vita eterna:
seminate nelle anime buone,
esse portano diversi frutti.
Mio Figlio ha portato il dolore
perché ha preso su di sé
i vostri peccati.
Perciò voi, figli miei,
apostoli del mio amore,
voi che soffrite:
sappiate che i vostri dolori
diverranno luce e gloria.
Figli miei, mentre patite un dolore,
mentre soffrite,
il Cielo entra in voi,
e voi date a tutti attorno a voi
un po’ di Cielo e molta speranza.
Vi ringrazio.
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